martedì 6 settembre 2011

Going the Distance (Amore a mille... miglia)


Brillante immediato
ruffianamente incostante 

Per sollevare gli umori niente di meglio di una commedia ma diventa rischiosa la visione di una commedia romantica, spesso si finisce con l'ingurgitare campi sterminati di banalità, dialoghi costruiti intorno a credenze ed opinioni socialmente condivise sull'eterna distanza tra uomini e donne e annoiarsi nei cliché.
Ed è questo il caso, ma solo per i primi cinque minuti.

Amore a mille... miglia è un film di Nanette Burstein, regista impegnata parallelamente in documentari pluripremiati e serie tv che vive a New York. Ci si chiede perché ad un certo punto della sua carriera abbia avuto il desiderio di girare come suo primo lungometraggio a soggetto una commedia romantica. Ma passiamo al vero talento, lo sceneggiatore Geoff LaTulippe, script reader per 5 anni alla New Line Cinema, attualmente impegnato al riadattamento cinematografico di Breathers: A Zombie's Lament, quarto romanzo di S. G. Browne. Un tipo dai lineamenti morbidi Geoff LaTulippe, che ride alle sue batture e che ha sviluppato la storia traendo ispirazione dalla relazione a distanza di due anni del produttore esecutivo e amico David Neustadter.

Dirompente il racconto dei primi due mesi, in cui vengono presentati due esemplari atipici, lui sprovveduto maschio newyorkese distratto e apatico, lei sguaiata e sbrigativa stagista in trasferta. Galeotto è il Centipede, vecchio videogame a gettoni unico testimone dell'incontro di Garrett ed Erin. La scoperta di pochi interessi in comune e una notte insieme innesta l'inizio di una storia forte e divertita a cui viene data subito una scadenza, e proprio per questo l'ingrediente di svago farà proseguire il rapporto a distanza.

Quello che distrugge il film e di regola molte commedie romantiche è la colonna sonora, tuttavia le scene del primo bacio e del mattino dopo, ne traggono un insolito vantaggio con due grandi citazioni a Top Gun, definito ufficialmente un film omoerotico con piloti americani, e Dirty Dancing.
Doppiato infelicemente diventa doveroso vederlo in lingua originale.
Meravigliosa la coppia di amici di Garrett, il duo Box e Dan, che esalta le doti dell'autore e ne fa apprezzare le vere potenzialità.
Ottimo il dipinto sociale della calda Manhattan sempre dichiaratamente incentrata nei bar affollati.
Gradevole il tentativo di riscattare la figura femminile proponendo una Drew Barrymore che si presenta al primo appuntamento con un cravattino e alla cena prima della partenza moderatamente elegante, assolutamente sempre se stessa, una donna senza trucchi.
Vero gioiello del film è la piccola Maya che rivedremo in Higher Ground prima regia di Vera Farmiga.
Avremmo voluto che The Boxer Rebellion non si fossero invischiati in questo film, con una piccola partecipazione, in cerca di maggiore notorietà e speriamo di dimenticarcene.

Citazioni:
Non c'è niente di peggio di un vino vecchio.
Io non voglio né segarmi né prendermi a pugni quando mi masturbo. Se invece si pippa un po' va bene.
Questi non sono baffi, sono una macchina del tempo, che le trasporta sul sedile della Camaro di Burt Reynolds.
Non fare salotto.. No! Faccio sala da pranzo, sto mangiando! Sono loro che scopano..
Le persone più felici che conosco sono singol e vivono da sole.

Curiosità:
Nanette Burstein è proprietaria di un bar a Manhattan, dove ha girato alcune scene del film.
Il padre di Geoff LaTulippe era venditore di casse da morto.

Un estratto di Breathers: A Zombie's Lament:
I miei genitori sono nel freezer. Vedo mani, gambe e piedi, e la faccia di mio padre che mi fissa dal secondo ripiano. La sua testa si trova in una grande busta per congelare i cibi Ziploc, come il resto del loro corpo. O la maggior parte. Quando apro il frigo, ci sono i miei genitori, anche lì.

Link:
Intervista a Geoff LaTulipp
Breathers: A Zombie's Lament di S. G. Browne
New Line Cinema
Higher Ground Trailer

Ascolta:
The Boxer Rebellion, If You Run


Voto:

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